Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

che parlo a fare

un periodo che non riesco proprio a parlare sarà per gli avvilimenti sarà per le mancanze sarà per il sonno non riesco ad elaburare un discorso di senso compiuto è grave se mi mancano tanti altri anni di vita ho notato che è ciclica questa illoquacità mon ne capisco però la fonte conoscessila l'affrontassi appena parlo un alone di sufficienza si trasmette e pervade tutti come se non volessi parlare e infatti non voglio parlare perché non ne trovo utilità non devo dare a mostrare a nessuno non voglio arricchire se non mi arricchisco e quando poi non vengo capito posso mai sprecarmi di più posso mai pensare che qualcuno si sforzi allora mi conviene assumere la sufficienza come difesa dimodoché chiunque si scocci e non mi dia più fastidio la prossima volta parlerò se non mi scoccerò o mi inventerò un buon motivo buon motivo perché non stupido buon motivo per loquare

Quis tulerit Gracchos de seditione querentes?

E direi "quicumque", stupidi Romani. " Chi avrebbe potuto sopportare i Gracchi quando si lamentavano di una sedizione? " È pur sempre una sedizione, e il consiglio va preso. Se un fumato ci dice: "Non fumare, fa male.", perché mai non dovremmo far tesoro del suo consiglio? Il fumo fa comunque, sommandone gli effetti positivi e negativi, male, in particolar modo la sigaretta . Per la salute e per il portafogli, e cioè due volte per la salute se si scorge verso cosa va incontro [ 1 ][ 2 ] il nostro sistema sanitario [cfr. dichiarazioni del deputato silvano di Milano]... e questo capita sia se il consiglio ce lo fa un fumato o un non-fumato. Quanto ci piace fare i moralisti. Quanto ci piace mettere alla mercé di tutti i difetti altrui, invece di far frutto di un consiglio di una persona che voleva recarci un vantaggio data la sua fatta esperienza... Ah, tali moralisti!

Non è affascinante?

Immagine

Gheofi

Zobbe ghi quizdo ì cuillo te bzegaraceo i racalonimda, er vozgezdo ho um bradami te iziguseami orri baldi i buae lezarfili zala tara nize te ogqui gormi. ZDA PIMI. ALO QUIZDA EMDILIZZO. GOMGIRRO GAMFILZOSEAME NZM.

...dal Soave lemures

"Ciao oh omo dal capello vaporoso e mellifluo e dalla barba triangolare che dà al tuo capite una forma vagamente di lapla ove per lapla intendo una delta maiuscola rovesciata. Lessi con rinnovato interesse il tuo blog psichedelico e fui colpito dalla postilla di una donzella dalle cui favelle arguisco che abbia un rapporto sentimentale con lei e mi venne il cruccio di arrovellarmi sul perchè ogni volta che il fato ci fa incrociare in quel luogo ricettacolo di tarzanelli quale è la piazzetta a Nuvla io la incontri sempre privo di compagnia femminile. Vuol rispondere gentilmente alla mia dimandazione?"

Pro deus!

Immagine
L'unico indizio che mi porti a pensare a qualche dio sei te. Peccato sia solo un indizio, non una prova. Mi spiace rilegarti ad un'opera del caso, ma si può dire che questa volta ha lavorato perfettamente. Con squadra e compasso.

La puttana e il buon vinello

Mi spiace di non tenere il tempo per pensare. E al tempo faccio pensiero che la mia pretesa di autoreferenzialità rifugge dalle visite... Col tempo mi rendo conto che la miriade di cose - che, seppur termine generico, fìa l'idea -, circolanti sul web non mi fanno sentir men solo. Forse accade l'inverso: fossimo stati due o tre a loquarci periodicamente, mah, perdìo, sarebbe stato meglio. Molto più visibili e men inosservabili. E invece, la moltitudine... Un senso strano mi combatte, se rifuggirla attivamente o passivamente accettarla: bene, me n'andrò da solo ramingo per desolati TCP\IP e cangianti http://... ma poi, chi si ricorderà?! Un problema me pòstomi. Fùroreròicamènte distillarmi dal marcio mi farà sì vin pregiato, e se non pregiato, almen unico. Fatt'è che nella cantina si beve il vino in botte, quello che, soluto in se stesso - l'accento su se non ce vo', me l'ha detto la Crusca l'altroieri - quello che soluto in se stesso si fa assaggiare dai

Stele

Immagine
BARONI, PADRONI, POTENTI, ASPIRANTI DIRIGENTI , TOPI DI SEZIONE, OSCURI BUROCRATI, GENTE CON LA LINEA IN TASCA, FORSE TRA QUALCHE GIORNO CE NE ANDREMO E PROVERETE A DIMENTICARE TORNANDO CON: BACHECE, CIRCOLARI, PROCESSO DEMOCRATICO, GIORNALI, REGISTRI, LIBRI MASTRI, ORPELLI, SPECCHIETTI, PROPOSTE IN POSITIVO, AZIONI COSTRUTTIVE, DELEGATI E MOZIONI (MA NON ROMPETE I COGLIONI). DIRETE: ERA UN FUOCO DI PAGLIA, UN'OSCURA MARMAGLIA SENZA PROPOSIZIONI (MA NON ROMPETE I COGLIONI). MA TUTTO QUESTO NON È STATO INVANO, NOI NON DIMENTICHIAMO... PER IL VOSTRO POTERE FONDATO SULLA MERDA, PER IL VOSTRO SQUALLORE, ODIOSO, SPORCO E BRUTTO...

Vi dispiace se non fumo?

Immagine
I morti parlano pure quando non interpellati, e in assenza di interlocutore si organizzano di conseguenza... M: -Vi dispiace se non fumo?- Accende il sigaro. G: -Passo per un originale, un maniaco, un pazzo, evidentemente la reputazione è ben meritata perché, ovunque vada, attiro a me gli originali, i maniaci e i pazzi.- Cioé quelli che lo cingono di compagnia, all'interno dell'immaginazione di un malemerito pazzo, demente, scemo, solo. M: -Come ci si può divertire in una festa in cui le birre sono calde e le donne sono fredde?- E: -Quel malemerito pazzo mi ha invitato ad un convegno con Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo, ci ha indicato la strada da percorrere. Dovremmo sforzarci di fare le cose allo stesso modo: non utilizzando la violenza per combattere per la nostra causa, ma non-partecipando a qualcosa che crediamo sia sbagliato!- G: -Non-partecipazione: ciò che servirebbe alla guerra... Daresti a questo pazzo un compenso dieci volte maggiore per quello

Che questo aforisma vi accompagni per la vita!

"Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria." ( Friedrich Nietzsche ) ...Nietzsche è il primo che li scrive! o.O

Quello che non ho è quel che non mi manca!

Ovvero: l'aver da invidiare poeti non significa non essere tali. Ebbene, il rispettabilissimo signor Gian Luigi Beccaria ritiene che "De André ci ha dato sì testi memorabili, però non sono, alla sola lettura, più grandi di quelli di Saba, di Montale o di Sereni. Soltanto con la musica e il canto raggiungono la loro alta efficacia. Al punto che, anche le più logore parole, le stesse conclusive della famosa "Canzone di Marinella" sono riscattate e trasfigurate dalla voce che le canta". Muoverò critiche parallele al Beccaria. 1)Per quanto io odii nel profondo le classificazioni, esse sono necessarie per la nostra attuale cultura, ramificata, cioé che si sviluppa verso l'alto di fusto in ramo in arbusto. Una schematizzazione che si basi sul superamento in particolari proprietà le produzioni precedenti non è quella adottata per tutti i poeti, altrimenti avremmo paradossalmente un poeta, il migliore, che occupi tutti i testi di poesia. Il resto dei componimenti sa

Cui Prodest?

Immagine
Cosa ho trovato! HAhaHA! Come mi diverto! Stamattina, 26 novembre 2008, l'ennesima mortificazione e conferma della mancanza di misura dei docenti. Ben 30 secondi scanditi dall'azione, infantile, di qualche studente birbante, esasperato dal continuo sedere e dal continuo nozionistico assorbire, durante il cambio d'ora. Che a 18 anni si sia irrequieti, è giustificabile. Che si esageri, no. Non perché non si segua la disciplina, bensì perché si possa disturbare lo studio altrui. La scuola, infatti, è adibita allo studio, né dunque al gioco, come direbbero pedagoghi (e non pedagogisti), né alla verifica, come tal altri sostengono. L'esagerazione c'è stata, ma nell'ambito delle esagerazioni è stata di lieve, se non minima, entità. Sembra un ossimoro, tale "lieve esagerazione", ma riflettere su cosa si consideri esagerazione è d'aiuto: "esagerazione" è andare fuori dallo schema prefissato. Ex(fuori)-agito(agire), agisco fuori dal buonsenso.

Allarghiamo il tutto!

Immagine
Mi sento quasi represso da questo layout piccolo... Vorrà dire che tenterò di allargare il tutto... Come andrà a finire?

La città vecchia: credo dell'oppio

Immagine
Penso che questo blog chiuderà i battenti fra non molto, tante le cose che ho da URLARE ! Intanto premetto che l'idea di metterci AD prima di ΔΙΩRAMA mi è venuta pensando alla locuzione Ad maiora , che si traduce pressappoco come "a cose ancor più grandi!". Una formula di augurio che posso fare a tutti quanti, chi più, chi meno. Nella connotazione inter procula , "tra i boccali", è un augurio a successi futuri nella carriera. No, il senso mio non è quello: "a cose ancor più grandi!", che il caso giri i dadi con più decenza a tutti quanti voi. Proseguo con una produzione scritta in classe. La città vecchia: credo dell'oppio PARADIGMI DI VITA DI A SSOCIATA S FATTORI DI PROMOZIONE D'IDENTITÀ a chiunque con affetto ambito: qualsivoglia "Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi, una bimba canta la canzone antica della donnaccia quello che ancor non sai tu lo impar

Manzoni & Porajmos

Beh, ho deciso: non prenderò niente da quella esperienza. Tanto è linkato, sarà tutto lì. Poi prima o poi qualcuno continuerà a divertircisi. Ora segue, invece, una trattazione mia su molti argomenti che è inutile vi elencherò a priori. La circostanza è un saggio su "La Storia della Colonna Infame". Si dibatte incessantemente sul tema del rapporto tra gli obblighi dell'individuo di fronte alla legge e il concetto di "colpa" in senso morale. Quel che leggerete, per quanto possa contrariarvi, vi sia proficuo per dibattiti futuri che prescindano le righe d'un blog. Autorevoli esponenti della letteratura italiana si sono cimentati in questo frangente. Tra il panorama di posizioni a riguardo, la più condivisibile, a mio modesto parere, è quella dello scrittore e poeta Alessandro Manzoni, tanto odiato dalla studentaglia, come tutti i genii del resto. Le implicazioni nella problematica sono plurime nei "Promessi sposi", e si discernono anche ad una lettur