L’inversione di Andromaca
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Ettore e Andromaca (1963), de Chirico, Firenze |
Andromaca cara,
Ti aspetto e ti ardo.
Persi lo smalto
dopo quella vicenda,
dove sconfissi il mostro
e vincemmo la guerra.
Rimasi menomato,
affranto ma felicemente
pieno del nostro
piccolo focolare.
Non immaginavo però
che davanti al camino
dovessi stare sempre io,
ad alimentare un fuoco sempre
un attimo prima che si bruci.
Sorte vuole che mia corazza
è la pazienza,
mio scudo
l'ironia.
Condividere lo stesso talamo
e non le stesse vite...
Guarda: può starmi anche bene
se fai il tuo bene.
Rimani incorruttibile
così come sei
e noi saremo incorruttibili
insieme.
Ti aspetto e ti ardo.
Tuo.
(l’avevo scritta per questo blog e la riposto qui)
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