L'infezione nazista: i pochi che contagiano i molti

Così si chiude l'introduzione de "Le origini culturali del Terzo Reich" di George L. Mosse, 2008, ilSaggiatore, tascabili:
È stato però affermato trattarsi in ogni caso di frange estreme che non avrebbero alcuna prospettiva di conquista del potere: la storia, si sostiene, non si ripete. Tuttavia, nella storia del movimento nazional-patriottico a contare non furono mai le effettive dimensioni dei gruppi portatori dell'ideologia, ma piuttosto le istituzioni che se ne lasciarono infettare e lo stato d'animo che essi seppero diffondere e mantenere in vita, in attesa che i tempi fossero maturi: cosa questa che va tenuta presente, per quanto sopito l'incendio possa apparire in un determinato momento. Possiamo solo sperare, non prevedere con certezza, che in nessuna parte del mondo l'ideologia nazional-patriottica serva più da soluzione a una crisi del pensiero e della politica; che questo sia accaduto in Germania, è stato un evento catastrofico sia per i tedeschi che per i non tedeschi.
Questo è più un commento al precedente post che un post a sé, ma mi pareva opportuno per la sua rilevanza dedicargliene un altro.

Commenti

Post popolari in questo blog

Corso di lingue

Pro deus!

FENT.MO nelle lettere, nelle mail, nelle intestazioni