Non esiste nessun demiurgo - parte 3

Senza un mondo in cui vivere, senza un tempo da trascorrere, senza avventure da intraprendere, i nostri personaggi erano confinati nella fantasia di ciascuno, le nostre schede erano carta straccia. Ci trovammo all'improvviso nel nulla. Pregammo Francesco ( il mio primo master e master dell'intero gruppo prima di me ) di guidare il prossimo gioco: il massimo che ottenemmo furono nuove schede di personaggi che mai nessuno interpretò. Qualcosa di simile a un'idea mai pensata. Ci saremmo potuti accontentare di giochi di ruolo "normali", come guardie e ladri o cose simili, ma il fascino e la complessità di quel gioco erano inarrivabili. Mi ricordo ancora che ci siamo posti lucidamente il problema. Eravamo sempre a casa di Marco ( di cui ho già raccontato le grandi doti strategiche ) e scalpitavamo per capire come uscire da questa situazione. Fu vano volgersi all'impegnatissimo Giovanni, il master degli altri prima che li affidasse a Francesco. Realizzammo su...